Questo classico della bossa nova di Jobim / Vinicius de Moraes è proposto in una originale rilettura afro-brasiliana, resa molto più viscerale dalla chitarra di Paul Ricci e da alcune frasi musicali del brano “Consolaçao” (dello stesso Vinicius de Moraes e Baden Powell) inserite nel finale. I due brani hanno in comune lo stesso tema, quello della tristezza che sembra non aver mai fine e deve essere esorcizzata. Tale vittoria della vita sulla tristezza è espressa dall’interpretazione jazzistica del testo da parte di Mafalda, il cui crescendo durante la sua improvvisazione è sostenuto dai gioiosi spunti musicali di Art Hirahara, Harvie S e Rogerio Boccato
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